GIOCARE IN BORSA SENZA PERDERE????
Il sistema delle "piccole cifre"
-Un utopia o una realtà?, non ci sono mai certezze su un argomento del genere, Broker promettono guadagni sicuri e investimenti sicuri? niente di più errato...
- L'unica cosa certa, se siete dei neofiti, ma avreste sempre voluto provare a entrare nei difficili e complicati sistemi di trading e dei mercati è sperimentare in prima persona....Ma come??? viene da chiedere...
e sopratutto COME PROVARE SENZA PERDERE SOLDI??????....
E' facile basta iscriversi
su http://www.borsaitaliana.it/varie/loginservices/borsavirtuale/intro/borsavirtuale.htm
il sito dove potrete sperimentare la Borsa Virtuale,,,,, partite a investire con un portafoglio di 10 000 euro
giusto per iniziare a fare dei piccoli investimenti "virtuali", con dati e percentuali di rialzo e ribasso veri e aggiornati, ma con le commissioni di compravendita di solo 1€, i primi tempi vi accorgerete che state facendo le cose un po a caso.....e a volte capiteranno vincite o perdite impreviste,
mentre quando inizierete a capire i meccanismi del trading (avanzato) vedrete che guadagnare non è poi così difficile.....e vedrete il vostro gruzzoletto aumentare di giorno in giorno a patto che appena guadagnate su un azione o un ETF un minimo di 50€ rivendete subito il titolo senza affezionarsi troppo....ma nella realtà è tutto così semplice????
Ovviamente NO, 10 mila euro per giocare in borsa a qualcuno possono sembrare una fortuna, ma per il trading non sono nulla, a meno che non pagate 1€ di commissioni,,,,,cosa impossibile dato che le commissioni di compravendita sono di 6€ minimo, quindi 12 euro ad azione più dai 2,95 € ai 20 € a ordine che varia in base ai alle quantità del pacchetto azionario....
Quindi se pensate di aver capito i sistemi di trading per i guadagni sicuri col sistema delle piccole cifre dovete prepararvi a spendere minimo 3-4 mila euro a pacchetto azionario e fare trading con almeno 6-7 titoli differenti. Per tutto il resto....è un gioco....buona fortuna!
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venerdì 21 febbraio 2014
COME GIOCARE IN BORSA SENZA PERDERE
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DIVENTARE RICCHI CON LE OPZIONI BINARIE
Oggi non voglio parlare di un broker di opzioni binarie specifico, ma voglio introdurre un argomento di carattere generale: è possibile diventare ricchi con le opzioni binarie? E se sì, come?
Un argomento interessante e molto attuale, visto che ogni giorno moltissimi italiani si lanciano nella meravigliosa avventura del trading di opzioni. Alcuni guadagnano anche cifre importati e possiamo dire che riescono a diventare ricchi. Altri invece guadagnano meno, le opzioni binarie per loro sono semplicemente un modo per arrotondare lo stipendio. Ma come fa la differenza tra chi diventa ricco e chi no?
Come si diventa ricchi con le opzioni binarie?
Ebbene, non so se esiste una teoria generale. Il consiglio che do sempre è di lavorare con passione, di crederci, di scegliere bene il broker (se si lavora con un broker di opzioni binarie non adatto non si arriva da nessuna parte).
Però voglio aiutare il lettore, che magari ha voglia di diventare ricco facendo trading con opzioni binarie raccontando la storia di 3 persone che ce l'hanno fatta e che hanno raggiunto il benessere economico con le opzioni. Una proviene dagli USA, dove le opzioni sono disponibili da più tempo, altre due dall'Italia.
Tom Clifford, Nevada
Tom si dedica al trading di opzioni binarie fin dal lontano 2009. Impiegato di banca, venne licenziato a causa della crisi dei mutui subprime e si ritrovò con il mutuo da pagare e due figli piccoli da mantenere senza avere nessun tipo di reddito. Iniziò quasi per caso a fare trading di opzioni binarie, capitalizzando le sue conoscenze in materie finanziarie (in particolare sul mercato azionario USA). Dopo 3 anni di esperienza, Tom guadagna circa 3.000 $ americani al giorno e cerca di aumentare sempre i suoi profitti. Utilizza, di solito, Anyopion. Non conosco personalmente Tom ma ho avuto modo di parlare con lui molte volte su alcuni forum USA dedicati alle opzioni binarie.
Angelo Minardi, Roma
Angelo ha 41 anni e lavora come insegnante di Scienze presso una scuola media di Roma. Non ha avuto fortuna nella vita (purtroppo è diversamente abile e non può camminare) e vive con l'anziana madre. Nel tanto tempo libero lasciatogli dall'insegnamento, ama navigare su internet. Ed è proprio su internet che scopre, nel 2010, la possibilità di fare trading di opzioni binarie. Non ha nessuna esperienza di finanza ma comunque è caparbio, vuole una chance dalla vita. Studia, si impegna, ci crede fino in fondo e arriva a guadagnare più di 1.000 euro al giorno. Non lascia la scuola che è la sua passione ma ormai il suo tenore di vita è cambiato per sempre. L'ho conosciuto quest'anno all'Alternative Investment Forum di Bari a cui ho partecipato in veste di relatore e ho potuto apprezzare l'intelligenza e la sagacia delle sue domande, anche se si notava che di finanza ne sapeva poco. E' il tipo caso di self made man, che supplisce alle mancanze teoriche con l'impegno e la determinazione.
Mauro de Megni, Firenze
Conosco Mauro perché è un trader esperto, ci conosciamo da almeno 4 anni. Facevamo trading insieme quando ancora ne sapevamo poco. A partire dalla fine del 2013 Mauro ha chiuso tutte le altre attività di trading e si dedica esclusivamente all'attività di trading di opzioni binarie. Era già ricco ma adesso lo è ancora di più. Penso che alcuni mesi riesce a ottenere profitti anche superiori al milione di euro. E' il tipico caso di trader professionale che sfrutta le grandissime opportunità delle opzioni binarie per aumentare i suoi guadagni.
Diventare ricco: cosa ci insegnano queste storie
Le storie che abbiamo appena visto ci insegnano che per diventare ricchi con le opzioni binarie non esiste una regola fissa. C'è chi ha professionalità e competenze tecniche molto elevate ma c'è anche chi riesce a guadagnare molti soldi semplicemente con la forza della disperazione.Niente è impossibile per chi ci crede veramente. E tu, ci credi?
BORSA: TOP 10 AZIONI E TITOLI DA ACQUISTARE
Top 10 Titoli e azioni: Migliori e peggiori
Classifica migliori titoli quotati il 21 febbraio 2014: le migliori azioni da comprare alla borsa di Milano, Nasdaq, Parigi e principali mercati azionari . I top (e i flop) su molteplici orizzonti temporali e per le diverse tipologie di strumento e mercato. Mondo Tv a + 12.96% ai vertici di classifica mentre il peggiore è Valore Italia Axa - 20.00 %,
Su quale titoli investire? La risposta sembra facile....
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Migliori | Ultimo | Var% |
Mondo Tv | ||
Ciccolella | ||
Digital Bros | ||
Cobra Automotive Technol. S.p.A. | ||
Aeffe S.p.A. | ||
Mondo Tv France | ||
Investimento e Sviluppo | ||
Innovatec | ||
Bee Team | ||
Acque Potabili ( ex Acq Potabili Torino ) |
Peggiori | Ultimo | Var% |
Valore Italia Axa | ||
Seat Pagine Gialle ord | ||
Vita Societa Editoriale | ||
Zucchi rnc | ||
Beghelli | ||
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QUANTE TASSE PAGHIAMO PER COMPRARE AZIONI IN ITALIA
Quanto costa (fiscalmente) investire in Italia per un risparmiatore italiano? Rispetto ad altri Paesi europei dove i calcoli sono un po’ più complessi (ad esempio in Spagna e Regno Unito l’aliquota sui guadagni finanziari varia a seconda del reddito ed è progressiva) in Italia è un po’ più semplice. Le aliquote principali sui redditi di natura finanziaria, posseduti al di fuori dell’esercizio di imprese commerciali, sono proporzionali : 12,5% (per i redditi rivenienti dai titoli pubblici ed equiparati) e 20% (per le altre attività finanziarie).
A partire dal 2012, l’articolo 2 del decreto legge 138 del 2011 ha infatti accorpato al 20% le previgenti aliquote del 12,5% e del 27% facendo eccezione per i titoli di Stato italiani (quindi BoT, BTp, CTz e CcTeu), i buoni fruttiferi postali, i titoli di Stati UE o SEE con cui c’è un adeguato scambio di informazioni fiscali (“white list”) e quelli emessi da organismi sovranazionali (come i titoli emessi dal Fondo salva Stati Esm dell’Unione europea), che sono soggetti a una tassazione del 12,5% sia nella parte relativa al capital gain (plus- minusvalenza sul prezzo) che su quella relativa agli interessi che maturano (cedole e scarti di emissione). Sono invece soggetti a tassazione progressiva Irpef i redditi di capitale degli OICVM extra UE, come i dividendi e le plusvalenze rivenienti da partecipazioni qualificate o, se non si tratta di azioni quotate, emesse da società di “black list”
Prima di prendere la calcolatrice ed effettuare le simulazioni un pizzico di teoria, grazie al contributo degli esperti di Giovanni Barbagelata di Frstax.it: è importante che il risparmiatore impari a distinguere i redditi di capitale (gli interessi che maturano su un titolo, conto corrente o l’eventuale dividendo di un’azione) dai redditi diversi (il cosiddetto capital gain, che è la plusvalenza – o minusvalenza – che si ottiene all’atto del realizzo di un titolo).
Bisogna anche sapere che in Italia gli intermediari finanziari (banche, SIM, SGR, società fiduciarie, etc.) fungono per legge (anche per effetto delle modifiche introdotte dall’art. 9 della legge 97 del 2013) da sostituto d’imposta sulla totalità -salvo limitatissime eccezioni- dei redditi di capitale (interessi, dividendi, etc.) riscossi attraverso il loro intervento, esonerando quindi il contribuente da obblighi dichiarativi; per quanto riguarda i capital gain, è invece possibile optare per il regime “amministrato”, con applicazione dell’imposta da parte degli intermediari con cui il cliente mantiene uno “stabile rapporto” ) oppure quello dichiarativo (in questo caso le plus- minusvalenze andrebbero inserite nel modello Unico della dichiarazione dei redditi, ma senza effetti sull’aliquota da pagare).
È bene ricordare che redditi di capitale e diversi non si compensano tra loro, essendo solo consentita la compensazione delle minusvalenze con le successive plusvalenze. È tuttavia possibile optare, per le gestioni patrimoniali individuali (GPM), per il regime del “risparmio gestito”, dove redditi di capitale e diversi confluiscono in un unico risultato di gestione soggetto all’imposta sostitutiva del 20%.
In ultimo, dal 2013 è entrata in vigore la Tobin Tax che per il 2014 prevede un’aliquota dallo 0,1% sulle operazioni di acquisto di azioni italiane sui mercati regolamentati (0,2% se il mercato non è regolamentato, Otc). Senza dimenticare poi l’imposta di bollo sul dossier titoli (che comprende azioni, obbligazioni, fondi e tutti gli altri investimenti che entrano nel dossier) che dal 2014 è pari allo 0,2% (per le persone fisiche, è stato abolito il minimo, giudicato regressivo, di 34,2 euro che invece resta per giacenze in conto corrente superiori ai 5mila euro).
Bene, adesso abbiamo tutti gli strumenti per effettuare una simulazione. Ipotizziamo di investire 20mila euro, e di ripartirli al 50% tra azioni italiane e BTp. Ipotizziamo che acquistiamo 1.000 azioni della società A al prezzo unitario di 10 euro. Il controvalore dell’operazione è 10mila euro. Su questo importo l’intermediario applicherà la Tobin Tax (0,1%, e quindi10 euro) e le commissioni (che oscillano dallo 0,1% allo 0,7%). Ipotizzando commissioni di negoziazione pari a 0,2% dobbiamo aggiungere 20 euro. Il calcolo delle commissioni è importante perché serve per determinare il prezzo di carico (o fiscale) su cui si calcolerà l’imposta sull’eventuale capital gain. Quindi, il nostro prezzo di carico sarà di 10,020 euro. Ipotizziamo di vendere successivamente le nostre 1.000 azioni al prezzo di 12 euro l’una ricavando quindi 12mila euro. A questo importo però dobbiamo detrarre le commissioni di vendita, nell’ipotesi sempre 0,2%, quindi 24 euro). Quindi l’incasso al netto delle commissioni è di 11.976 euro. L’imposta sul capital gain si calcolerà sulla differenza tra 11.976 e 10.020, quindi su 1956 euro. Su questa cifra sarà applicata dall’intermediario (in caso di opzione per il regime amministrato) l’imposta sostitutiva del 20%, pari a 391 euro. Se invece restiamo in possesso delle azioni e nel frattempo viene distribuito un dividendo (nell’ipotesi del 5%) otteniamo un dividendo lordo di 600 euro (il 5% di 12.000) su cui l’intermediario aderente al sistema Monte Titoli applicherà l’imposta sostitutiva del 20%, pari a 120 euro.
Trattandosi di azioni bisogna considerare anche la Tobin Tax, che non incide però sul prezzo di carico fiscale. La Tobin tax si calcola sul saldo netto a fine giornata relativo allo stesso strumento finanziario (ad esempio se si acquistano prima 800 azioni e poi se ne vendono 200, la tassa sarà calcolata su 600 azioni, così come se poi se nello stesso giorno si rivende tutto il pacchetto precedentemente acquistato non si pagherà alcuna tassa). L'imposta relativa alle transazioni concluse in ciascun mese deve essere versata mensilmente, entro il 16° giorno del mese successivo. Nell’esempio ammonterà a 10 euro, lo 0,1% dell’investimento iniziale di 10.000 euro.
Chiuso il capitolo azioni, passiamo ai titoli di Stato. Ipotizziamo che acquistiamo BTp a 3 anni all’asta (quindi esenti da commissioni) sottoscritti però sotto la pari (98) con cedola annua del 3%. Sulle cedole che maturano via via pagheremo il 12,5% di imposta sostitutiva. Se teniamo il Btp fino a scadenza, in sede di rimborso alla pari (100), l’imposta sostitutiva sarà altresì applicata sulloscarto di emissione di 2 euro. Il discorso si complica se acquistiamo titoli di Stato sul mercato secondario(titoli già emessi e acquistati nel corso della loro durata ). Supponiamo di acquistare un titolo di Stato con cedola annua del 3% emesso sotto la pari a 95 con una durata di 3 anni (1095 giorni) e che a scadenza rimborserà 100. Ipotizziamo di acquistare nominali 10.000 euro al prezzo di mercato di 91 pagando commissioni pari a 8 euro, 300 giorni dopo l’emissione. Anche in questo caso, come per le azioni, dobbiamo calcolare il prezzo fiscale (su cui calcolare il capital gain). Per farlo bisogna aggiungere le commissioni e sottrarre dal costo di acquisto i redditi di capitale (scarto d’emissione e rateo cedola) maturati alla data dell’operazione ragguagliati ai giorni compresi fra la data di acquisto e scadenza (8*300/1095, quindi 2,19 nel caso specifico). Nel nostro esempio avremo quindi un prezzo medio fiscale di aquisto così determinato (91*10000/100+8)/10000*100 – 2,19. Quindi 88,89.
Ipotizzando di mantenere il titolo fino alla scadenza, con rimborso pari a 100, il capital gain sarà pari alla differenza tra il prezzo fiscale di rimborso (prezzo di rimborso 100 – 5 aggio) e il prezzo fiscale di acquisto (88,89). Otterremo una plusvalenza di 6,11. Su tale plusvalenza la normativa fiscale prevede la tassazione del 12,5% (trattandosi di un titolo di Stato) che, nell’esempio sarà pari a 122 euro ((6,11*20%)/10000/100) .
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venerdì 31 gennaio 2014
Apple vicino al CROLLO FINANZIARIO???
Apple, vendite record ma le stime deludono e il titolo perde terreno
Nel primo trimestre il gigante di Cupertino ha realizzato un utile di 13,1 miliardi di dollari su ricavi per 57,6 miliardi. Acquistati 51 milioni di iPhone e 26 milioni di iPad. Le previsioni per i tre mesi successivi inferiori alle attese degli analisti
Basteranno le ultime vendite per far passare alla Apple un 2014 proficuo?
Le previsioni di Wall Street per il futuro degli azionisti Apple sono negative, le belle parole non bastano.
NEW YORK - Apple chiude il primo trimestre dell'esercizio fiscale con un utile di 13,1 miliardi di dollari (sostanzialmente invariato rispetto all'anno precedente) su ricavi per 57,6 miliardi di dollari (aumentati del 6%). Per il secondo trimestre, Apple stima ricavi per 42-44 miliardi di dollari, al di sotto delle attese
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giovedì 30 gennaio 2014
Senza Parole: Nasce Fiat Chrysler Automobiles Sede legale in Olanda, fisco in Gran Bretagna
Elkann: «È un nuovo capitolo della nostra storia»
La nuova società sarà quotata a New York e Milano
Si chiama Fiat Chrysler Automobiles il gruppo nato dall’integrazione di Torino e Detroit. La sede legale sarà in Olanda, secondo un modello già sperimentato con Cnh e la residenza fiscale a Londra (quest’ultima scelta annunciata ma non ancora definita). Il gruppo comunque continuerà a pagare le tasse nei paesi dove opera, ma Londra offre indiscussi vantaggi per il pagamento dei dividendi. Il settimo costruttore mondiale sarà poi quotato alla borsa di New York e avrà un secondo listino a Milano . A Wall Street il debutto potrebbe avvenire entro ottobre: «Ci stiamo lavorando» ha detto Marchionne nella conference call con gli analisti. La neonata società ha anche un logo inedito con l’acronimo Fca. Presentato a poche ore dalla diffusione dei conti : il titolo a Piazza Affari è stato sospeso per eccesso di ribasso e poi riammesso alle contrattazioni, ma continua a perdere.
«GIORNO STORICO»-Il consiglio d’amministrazione ha dato il via libera alla costituzione Fiat Group Automobiles N.V. che diventerà la holding del gruppo. Un giorno storico lo definisce l’amministratore delegato Sergio Marchionne- «il più importante della mia carriera»- sottolineando che «l’adozione di una governance internazionale e le previste quotazioni, miglioreranno l’accesso ai mercati globali con evidenti vantaggi finanziari». «La nascita di Fiat Chrysler Automobiles segna l’inizio di un nuovo capitolo della nostra storia». Così il presidente Fiat, John Elkann. «Ora possiamo dire di essere riusciti a creare basi solide per un costruttore di auto globale con un bagaglio di esperienze e di competenze allo stesso livello della migliore concorrenza». Per quanto riguarda agli azionisti, la proposta del cda prevede che ricevano un’azione FCA di nuova emissione per ogni azione Fiat posseduta e che le azioni ordinarie di FCA siano quotate al New York Stock Exchange con un’ulteriore quotazione sul Mercato Telematico Azionario di Milano.
La Storia del Vero Wolf of Wall Street: J.Belfort
Il Vero Lupo di Wall Street
Jordan Belfort
Nato il 9 luglio 1962, nel Queens, New York, Jordan Belfort Ross divenne tristemente famoso per il suo ruolo nella truffa di milioni di dollari da investitori nel 1990 attraverso la sua società di investimento, Stratton Oakmont. Figlio di un commercialista, Belfort è cresciuto in un modesto appartamento nel Queens. Un venditore naturale, alla fine ha lanciato una attività di vendita di carne e frutti di mare, ma la società presto è andata a gambe all'aria.
Nel 1987, Belfort ha utilizzato le sue capacità di vendita in un ambito diverso. Ha iniziato a lavorare per una società di brokeraggio, dove inizia il suo apprendimento per diventare un agente di borsa. Due anni più tardi, Belfort fonda la sua società commerciale, Stratton Oakmont.
'The Wolf of Wall Street'
Con il suo partner, Danny Porush, Jordan Belfort ha rastrellato contanti utilizzando uno schema di "pump and dump". I suoi broker hanno spinto scorte sui propri ignari clienti, che hanno contribuito a gonfiare i prezzi delle scorte, quindi l'azienda vendette le proprie partecipazioni in titoli ottenendo un ottimo profitto.
(Jordan , Danny e le rispettive mogli)
Belfort ha vissuto un tenore di vita alto. Ha fatto spese esagerate, l'acquisto di una casa enorme, auto sportive e altri giocattoli costosi. Ha anche sviluppato una grave dipendenza da droghe, diventando particolarmente appassionato di Quaaludes. Belfort è stato coinvolto in diversi incidenti dovuti al suo uso di droga, tra cui schiantarsi con il suo elicottero nel suo cortile e affondando il suo yacht, che una volta apparteneva alla stilista Coco Chanel . La sua dipendenza ha anche contribuito alla rottura del suo secondo matrimonio.
(The Nadine)
Belfort incoraggiava un comportamento sconsiderato nei suoi collaboratori. Abuso di sostanze, sesso e scherzi erano la norma negli uffici di Long Island Stratton Oakmont, New York. Un assistente dello studio una volta fu pagato 5.000 dollari per consentire ad alcuni degli operatori della società di radergli la testa. I dipendenti sono stati anche invitati a vivere secondo il motto "Non riagganciare fino a quando il cliente acquista o muore." Le loro tattiche hard-sell li ripagarono in breve termine. Come Belfort ha detto al New York Post , "E 'più facile arricchirsi rapidamente quando non si seguono le regole."
Guai con la legge
La US Securities and Exchange Commission ha cercato di porre fine all'operazione di Stratton Oakmont nel 1992, sostenendo che la società aveva truffato investitori e manipolato i prezzi delle azioni. Due anni più tardi, Belfort si trovò fuori dalla attività di intermediazione. Stratton Oakmont aveva raggiunto un accordo con la SEC, che comprendeva un divieto permanente di operare nel settore dei valori mobiliari di Belfort e una multa per la società.Altri guai legali seguiti per Belfort e la sua compagnia. La National Association of Securities Dealers espulse la Stratton Oakmont dalla sua associazione nel 1996, e la società è stata condannata a pagare le sue numerose multe e insediamenti l'anno successivo. Nel 1999, Belfort è dichiarato colpevole di frode titoli e riciclaggio di denaro. Ha collaborato con le autorità nel tentativo di abbreviare la sua pena detentiva.
Nel 2003,Belfort è stato condannato a quattro anni di carcere e personalmente multato $ 110 milioni. Ha scontato 22 mesi in carcere, dove ha sviluppato un interesse per la scrittura. Il Comico Tommy Chong, uno dei compagni di cella di Belfort in questo periodo, ha incoraggiato l'ex agente di cambio a scrivere delle sue esperienze.
La vita dopo il carcere
Nel 2008, Jodran Belfort ha pubblicato il suo libro di memorie, The Wolf of Wall Street , utilizzando uno dei suoi soprannomi come il titolo. Il libro esplora la sua ascesa e caduta esplosiva nel mondo finanziario. L'anno seguente, Belfort ha pubblicato un secondo libro di memorie, Facendo il Lupo di Wall Street , che ha indicato la sua vita dopo il suo arresto. Nel 2013, un adattamento cinematografico di The Wolf of Wall Street , diretto da Martin Scorsese e interpretato da Leonardo DiCaprio come Belfort, ha colpito il grande schermo.
In questi giorni, Belfort vive a Los Angeles, in California, per essere vicino ai suoi due figli, Chandler e Carter, avuti dal suo secondo matrimonio. Ora gestisce la propria azienda, che fornisce formazione di vendita e commercializzazione di programmi di formazione per cercare di arricchirsi (di nuovo). In un'intervista al Daily Mail , ha spiegato, "io sono un lupo che è diventato un personaggio più benevolo." Belfort ha riferito di aver pagato 14 milioni di dollari di multa.
I Paesi emergenti alzano i tassi e fanno ballare i mercati. Conviene investire?
I Paesi emergenti alzano i tassi e fanno ballare i mercati. Conviene investire?
Tassi alti uniti a potenziali prospettive di riapprezzamento di alcuni cambi potrebbero rappresentare una opportunità di investimento, seppur ad altissimo rischio? Lo abbiamo chiesto ad alcuni gestori.
«L'India, il Brasile e Indonesia, hanno innalzato i tassi e tale aumento dovrebbe continuare. La Turchia e il Sud Africa hanno seguito lo stesso esempio all'inizio della settimana. Il premio al rischio è generalmente interessante nei mercati dei paesi emergenti, nei quali le banche centrali adottano una politica proattiva e in cui le esigenze di finanziamento rimangono sostenibili», spiega Georges Farre, Head of Emerging Markets La Française Am. La Polonia non è nell'euro. Viaggia con un deficit/Pil del 3,9% un debito/Pil del 55,6%. Paga sul debito a 10 anni tassi pari al 4,4%, circa 50 punti base in più dell'Italia. Il tasso di disoccupazione è al 13,4% a fronte di un tasso di inflazione dello 0,7%. Numeri contrastanti che riflettono però quelli di un Paese su cui c'è chi consiglia di investire: «Rimaniamo complessivamente positivi sui mercati emergenti, specialmente sui
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